Per la prima volta il gangrel partorisce,con stupore di tutti,un’idea che,in barba ai dati statistici, non è palesemente destinata ad un inevitabile(e potenzialmente letale)fallimento:arricchirsi partecipando a scontri di lotta clandestini.
Superato l’inevitabile momento di sbigottimento collettivo,gli altri decidono che l’idea di Janosh vale la pena di essere approfondita e,dividendosi cercano di raccogliere discretamente informazioni a riguardo,in particolare su dove si svolgano incontri del genere per poter entrare nel giro.
Lord Rain Gray,neonato malkavian,si serve di uno dei suoi numerosi agganci e domanda ad un poliziotto di sua conoscenza se può indicargli un luogo in cui si svolgano incontri clandestini e dove lui ed altri come lui potrebbero spendere un pò di soldi e divertirsi.
Il bobby,sornione,gli dà giù di gomito ed ammiccando dice che conosce il posto giusto,anche se precisa che non è ai livelli a cui può essere abituato il signorino Gray,e gli sforna un indirizzo.
Il Malkavian,soddisfatto si incontra con gli altri a fine serata e passa loro l’informazione.
La notte seguente Claude,Janosh e Johan si recano sul luogo.
Rain è impossibilitato da alcuni impegni a seguire gli altri(cosa di cui ha potuto dispiacersi abbastanza in fretta,ma è un’altra storia…) e quindi per avere un minimo di presenza Johan spolvera il suo unico abito buono(dono dello stesso Rain) e spaccia gli altri due,vestiti di stracci,come sue guardie del corpo.
I tre si trovano di fronte ad una palazzina a tre piani abbastanza anonima e,sebbene un pò perplessi suonano al campanello.
Viene ad aprire un tizo abbastanza grosso,chiaro indizio dell’essere sulla strada giusta,al che i tre si rilassano.
“Desiderano?”
“Siamo venuti qui per un incontro”
“Capisco,vogliate accomodarvi.”
I tre vengono fatti accomodare in un salotto un pò logoro ma visibilemtne ben tenuto nei limiti delle possibilità,si siedono su un divano ed aspettano mentre l’uomo sale delle scale.
Torna poco dopo,accompagnato da una signora di mezz’età pesantemente truccata e coperta di abiti vaporosi,pizzi e merletti.
I tre rimangono un pò perpelessi.
“Benvenuti,onorevoli signori,in cosa poco esservi utile.”
“Siamo venuti qui per un incontro.”
“Capisco…non vi ho mai visto da queste parti, siete nuovi?”
“Sì.”
“E che tipo di incontro cercavate?”
“Di lotta.”
La signora esita un istante,poi ci pensa sù.
“Si,a volte ci sono anche richieste di questo tipo…”bofonchia,”Credo di avere ciò che fa al caso vostro.”conclude con un tono più alto.
La donna grida un nome femminile,dopo pochi secondi si sente un rumore di passi.
Scende una ragazza decisamente poco vestita ed i tre si guardano in faccia.
“Guardi mia cara signora,”esclama il tremere che è il primo a comprendere la situazione,Claude e Janosh tacciono (anche perchè il secondo è muto)”qui o abbiamo equivocato noi o QUALCUNO”(il pensiero dei tre vola ad un’unica persona)”ci ha dato delle informazioni sbagliate,ci scusiamo per il disturbo e tante belle cose.”
I tre si ritirano anche con un certo imbarazzo.