>opo aver superato insormontabili minacce e impossibili sfide (con la fuga, ovviamente), veniamo finalmente condotti dal re e dai suoi fidi generali per spiegare la grave situazione del regno.
“….Ed ora…” Continua il bardo del gruppo: “Là dove sorgeva la grande città di Silvanesti,… Ora vi è solo una fetida palude maleodorante e la tana del drago nero che l’ha attaccata, mio signore”.
L’atmosfera è carica di reverenziale silenzio, mentre i generali spalancano la bocca in una smorfia di stupore e paura. Il re, con la voce severa e con tono marziale tuona:
“Un DRAGO NERO??? Immagino tu abbia voglia di scherzare!”
“Niente affatto mio signore, se avessi voglia di scherzare direi: Un cavallo da guerra entra in una locanda, e il taverniere dice: Che muso lungo!”