Vai al contenuto

I sensi di colpa di un paladino… e le motivazioni

Questa arriva dalla giocata fatta venerdì.

Il gruppo si è infiltrato in un piccolo insediamento di doppelganger che stavano schiavizzando i naufraghi di una nave su un isola deserta. Dopo vari vicissitudini e azione furtive degne del migliore degli 007 riusciamo ad infilarci nella miniera e ad eliminare tutte le guardie senza fare scattare l’allarme. Il gruppo si trova dentro la miniera con un doppelganger catturato e sono in procinto di interrogarlo. Vista la recidività a collaborare, il barbaro del gruppo decide di andare in ira e di rompere qualche cosa per intimidire l’ostaggio, tuttavia fallisce i check di intelligenza (con un 1 di dado) e distrugge con un solo pugno uno dei pali portanti della miniera… Corsa frenetica del gruppo verso l’uscita tentando di salvare tutti gli schiavi dal crollo, tuttavia il paladino non riesce a salvare un bambino che era rimasto indietro e l’unica cosa che può fare è guardarlo mentre viene seppellito dai detriti. Appena usciti il paladino è in preda ai più atroci sensi di colpa per non essere riuscito a salvare l’innocente bambino. Dopo qualche attimo di disperazione, il paladino si erge ed esclama ad alta voce di fronte al gruppo attonito:

“beh… era uno schiavo… nessuno lo ha obbligato a lavorare in una miniera. Sapeva bene i rischi quando ha accettato di lavorare in una miniera instabile e pericolante… si è scelto da solo la sua morte, io non posso salvare le persone dalla loro stupidità!”

Alchè se ne va con atteggiamento fiero sotto gli sguardi attoniti del gruppo e degli schiavi salvati dal crollo e sotto un coro unanime dei giocatori “che paladino del c….”

Lascia un commento