I personaggi si sono introdotti(dalle fogne)in un vecchio palazzo che,all’insaputa di tutti gli abitanti della città,stà venendo impiegato come nascondiglio da una potente società criminale.
Arrivati davanti a delle porte chiuse si scopre(grazie al famiglio del mago,abbastanza piccolo da passare sotto le porte)che si tratta di piccoli alloggi ciascuno contenenti due guardie che riposano.
“accoppiamoli mentre dormono!”propone il mago
“A parte il fatto che nessuno di noi è particolarmente silenzioso,come pensi di aprire la porta?”replicano altri due.
A quel punto si fa avanti la druida:”potrei evocare qualcosa dentro la stanza…”
“hai qualcosa che possa aprire la porta?”
“potrei avocare un satiro(senza flauto)…”
“approvato!”
La druida lancia l’incantesimo e bisbiglia alcune istruzioni al di là della porta.
Si sente uno rumore secco,come di due superfici che cozzino;il rumore si ripete pochi istanti dopo e poi la porta si apre.
Compare davanti ai pg un satiro con la fronte imbrattata di sangue che esclama”non avevano il mio flauto”.
La druida gli ordina di richiudere la porta dall’interno prima che l’incantesimo termini ed il volenteroso satiro prima di fare ciò mette in piedi la messinscena diun incidente per non allarmare eventuali curiosi.
Prende i due corpi e li mette in ginocchio sul pavimento appoggiandoli uno sulla fronte dell’elto davanti agli allibiti pg.
“sembrerà che si siano ammazzati fra loro!”comunica prima di chiudere la porta e svanire.
Altra porta stessa procedura,solo che stavolta le vittime non muoiono subito,ecco cosa si sente arrivare dall’altra parte della porta.
“CLONK!”
Voce1:”Ahia!ma che cos…o mio dio,noooo!!”
“RI-CLONK!”
Voce2:”Ma che accidente succede?perchè quel cornutone stà prendendo a testate Bob?accidenti al cuoco e ai suoi piatti,che strano sogno…zzz-zzz”
“STRA-CLONK!”
Voce3(con un certo disappunto):”neppure questi avevano il mio flauto.”