Il gruppo si dirige verso una zona che si dice sia infestata da licantropi.
DM: vedete una figura che avanza verso di voi, sembra un uomo altro circa un metro e settanta ed è abbastanza robusto.
DM: vedete una figura che avanza verso di voi, sembra un uomo altro circa un metro e settanta ed è abbastanza robusto.
PG:Lo attacco! è sicuramente malvagio!
DM:Cosa? Ma come ti viene in mente una cosa simile? potrebbe essere un potenziale alleato o un vecchio signore che ha bisogno di aiuto!
PG:Si ma il master non guarda MAI il manuale dei mostri per inviarti un alleato o un innocuo vecchietto…
A quelli che dicono “il metagioco fa bene alla partita” farei leggere questa Tale.
il metagioco fa bene alla partita nel momento in cui il metagioco lo usi per migliorare quello che sta succedendo, per ragionare su quello che sa e quello che non sa il tuo personaggio e per fare decisioni in personaggio pur sapendo che faranno danno, ma accettandolo perché “è così che funziona”.
Se lo usi per stronzate come quella qui sopra… sono d’accordo.
Ma io rimango della mia opinione che il metagioco così come presentato in questa tale non è metagioco è “imbrogliare per vantaggio personale” quindi manca la parte “gioco” del metagioco.
Non stai più giocando, di fatto. Stai piantando i piedi per terra come un bambino di 5 anni e dicendo “non voglio perdere!”. E se fai metagioco seriamente accetti il fatto che perderai perché pur sapendo certe cose come giocatore comprendi bene che il tuo personaggio non le sa.
Vai di fronte al pericolo e ci entri col cuori in pace come giocatore “perché così è come avrebbe fatto il mio PG”.
Ma d’altronde io sono anche una persona a cui il metagioco piace tantissimo e sono un tipo di quelli anomali a cui gli piace spoilerarsi tutto e poi comunque leggere libri e guardare film perché un conto è sapere come funziona in generale la trama, ed un conto è guardare l’esecuzione della stessa.
Quindi ammetto che sono un tizio veramente anomalo e la gente comune non ragiona per nulla come me.
Dipende da molti fattori: non ultimo che significato vogliamo dare al termine.
Anni fa, “metagioco” indicava specificamente sfruttare informazioni in possesso del giocatore (ma non del PG) per ottenere un vantaggio. Ovvio che questa sia una pratica scorretta.
Quello che descrivi tu è ovviamente qualcos’altro, non necessariamente scorretto (anzi, m’intriga: puoi darmi un esempio di “metagioco positivo”?) Personalmente amo immedesimarmi totalmente quando gioco, per quanto sia difficile quando sai a memoria l’ambientazione 😛
Aggiungo quest’altro spunto di riflessione: http://www.elfoladro.it/archives/656696
Essenzialmente il metagioco positivo lo puoi vedere in fumetti tipo death note o hunter x hunter.
La gente ragiona su quello che sanno i loro personaggi, discutendo di quali siano le reazioni plausibili o meno avendo a disposizione sia quello che sanno loro come giocatori sia quello che sanno i pg (raramente usciamo di stanza per parlare in privato se una scena coinvolge un giocatore e non gli altri) e se effettivamente certe cose sono fattibili.
Esempio (regolamento e situazione inventata): Tizio sa che Sempronio non è umano, perché vede la scheda su cui c’è un bel licantropo disegnato, ma anche perché in quanto giocatore sa che Sempronio si era trasformato per combattere contro dei nemici importanti che non poteva affrontare a mani nude. Quando Sempronio, dopo aver sconfitto i nemici vuole tornare da Tizio, Tizio gli ricorda che se ci torna “imbestialito” nel bel mezzo della notte la prima cosa che il personaggio di Tizio farebbe è sparagli. Sempronio gli chiede se la sua doppietta è solitamente caricata ad argento. Tizio ammette che no, di solito è caricata a rimasugli di ferro battuto a freddo. Il personaggio di Tizio è soprattutto paranoico verso un certo tipo di “bestie dall’oltre”. Sempronio dice che per come sta messa la situazione il suo personaggio pensa a raggiungere alla svelta Tizio e quindi se si ritrasforma lo farà poco dopo essere giunto a casa sua, magari appena prima di suonare. Quindi Sempronio suggerisce che se gli vuole sparare, dato che il personaggio di Tizio è paranoico, farebbe meglio a fare dei check contro il suo stealth. Il DM ci aggiunge di suo che comunque trasformarsi in questa ambientazione non è esattamente molto “stealth”. Sempronio sospira comunque è dell’idea che la roba importante sia raggiungere Tizio per avvisarlo. Nel frattempo Lucilla conferma che lei stava pedinando Sempronio da prima del conflitto (cosa che Sempronio sapeva perché lei gli ha chiesto apertamente quale fosse la sua percezione passiva così che lei potesse tirare i suoi stealth) che ha avuto modo di fare le foto ed ha visto tutto ed i check le confermano che ha anche le foto fatte bene. Quindi dice che inizia a spedire tutto per email a Tizio, sia della trasformazione in licantropo sia di cosa è avvenuto. Il DM decide quindi che Lucilla deve fare un check di diplomazia fatto bene per non far fraintendere a Tizio cosa è avvenuto perché i “cosi” che Sempronio ha affrontato erano apparentemente umani, quindi c’è il rischio che Tizio, senza un messaggio di accompagnamento fatto bene capisca soltanto che Sempronio è un pazzo assassino “imbestialito”. Le foto lo confermerebbero. Lucilla fallisce il check. Il DM comunque vuole dare a Sempronio una seconda opportunità per non beccarsi un impallinamento al sapore di argento. Tirare di iniziativa tra Lucilla e Sempronio, per vedere se Lucilla riesce a spedire la sua email prima che Sempronio arrivi. Sempronio fallisce l’iniziativa e Tizio si piazza tra Lucilla e Sempronio. Tizio conferma che quindi cambia i proiettili con quelli argentati, perché ormai non c’è nulla da fare, per come stanno le cose può solo sparare a Sempronio. Entrambi sperano che Sempronio non si faccia ammazzare tra il primo ed il secondo colpo. Il primo colpo ferisce estremamente grave Sempronio che stava affaticato dopo la trasformazione ed anche ferito dai “cosi venuti dall’oltre”. Tuttavia entrambi tirano un sospiro di sollievo, non è morto. Sempronio però purtroppo ammette che per un suo svantaggio ha la testa calda e quindi se un amico gli spara non può andarci leggero. Se lui è salvo Tizio ora è in pericolo.
etc. etc.
Come vedi c’è sempre il “stiamo muovendo i personaggi come pedine” che effettivamente fa storcere il naso a molti, ma secondo me questo è il metagioco “fatto bene”.