il pover Sennar, incaricato di uccidere un minotauro in una foresta, dopo averlo individuato, fece un discorso alquanto epico ai suoi compagni, fatti di lodi, giustizie e pace.
tutti lo acclamavano, tutti lo adoravano ma purtroppo neanche le sue dolci parole lo salvarono da uno sfortunato tiro di dado:
S:"io vi libererò, o genti, e da oggi vivrete in pace"
DM"bel discorso, ma sarai tanto bravo a combattere"?
S:"o, certo, io sono un prode cavaliere senza macchia e senza paura, che difende i deboli e gli oppressi e invano i malvagi mi resistono. Quell’essere cadrà sotto i colpi della mia spada, ma sopratutto del mio arco, il mio fenomenale arco che sempre tutti in questa compagnia bramano. Un arco di potenza divina appartenuto alla più nobile delle regine elfiche, che io ora, oggi, userò per uccidere codesta creatura"
DM" (tirando i dadi)… mmmm… bene… tiri per colpire… uno… autocritoco… all’occhio destro… vediamo i danni… sei morto…