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L’Inquisitore

Atlas, spavaldo guerriero (elfo) di primo livello, si sveglia la mattina leggermente contuso per la batosta della sera prima.

Scende (le camere della locanda sono al piano superiore), fa colazione e si reca al tempio per elemosinare una cura ed indagare su un tizio stato male in locanda la sera prima.

Riesce a scroccare una cura promettendo alla chierica locale di indagare sulla malattia del tizio che pare derivare da topi…

Trova presto la casa del tale (visto che in paese si conoscono un po’ tutti) e va a fargli visita.
Toc Toc.
(dall’interno, voce di Donna) -Chi è?-
A: -Sono un inviato di… ehm… Godon… devo indagare sullo stato di suo marito
D(aprendo un po’ la porta): -Ha un’autorizzazione?-
A(infilando il piede sulla soglia e sguainando la spada):- Questa è la mia autorizzazione-
D(lo lascia entrare)
A: -Dov’è tuo marito?-
D: -Sopra. Si sta riposando.-
A: -Ok-
Mentre Atlas sale, la donna esce e urla chiamando le guardie, ma l’elfo non se ne cura.
A: -Ehi tu! Svegliati!-
Malato: -Uh…Che vuoi? Che ci fai in casa mia?-
A: -Come hai contratto la malattia?-
M: -La chierica ha parlato di topi…-
A(lo afferra, lo solleva e lo scuote): -Dove è successo?!-
M: -Ah… Mi fai male… Forse al magazzino a sudovest…- sviene.
A: -E ci voleva tanto!-
Party+DM: 0_0′

L’elfo esce e vede delle guardie che gli vanno incontro guidate dalla donna.
D: -Quest’elfo è entrato in casa mia con la forza!-
A: -E’ pazza!-
Guardie: -Ovviamente dobbiamo credere a te, elfo straniero, piuttosto che a questa nostra compaesana che conosciamo fin da quando siamo giovani e che non ha mai dato mostra di essere pazza, vero?-
A: -Certo!-
G: -Sì… Bravo… Seguici senza fare storie, ok?-

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