Agli albori della carriera, troviamo codesti figuri malvagi del 5° livello aggirarsi per terre magiche ed altri piani d’esistenza:
– Eneman ed il suo Hielm Gildenlow, guerriero/ladro (e, dopo tre livelli dall’inizio della campagna, derviscio). Il trickster/prankster della situazione, sempre prontissimo ad ordire scherzi o trappole ai danni di qualcun altro, senza contare la sua morbosa brama di sangue.
– Gohan e il suo Mitsuhiko Tsuburaya, detto Oni, guerriero/ranger (e futuro discepolo di Dispater). L’unico personaggio nel gruppo che può passare per serio, uccide molto, risulta flemmatico e finto smemorato. E getta Lezard nei fiumi degli Inferi. Esempio di lealtà, come dimostra il DM che a fine di una sessione sbraitò: "Caxxo, Gohan è L’UNICO giocatore che io abbia mai incontrato che pianta discorsi perchè ha TROPPI PE!".
– Bahamut ed il suo Lezard Valeth: chierico/mago con specializzazione in necromanzia. La sua ossessione nell’avere la scheda perfetta lo porta a riscriverla una decina di volte e a rompere le palle al DM fino allo stremo perché ne controlli la validità.
– Alato ed il suo Evin Lanthis, ranger elfico con tigre a seguito, famosissimo per essere presente una volta su dieci a sessione e concentrare tutti i tiri più sfigati dei dadi in quell’unica sessione.
– Yrost ed il suo Elothien Yl’Thios, chierico. Personaggio enigmatico, dal background poco chiaro, anche se è risaputo che è stato espulso dall’Ordine per aver trescato con una suora. Tutto ci si aspetterebbe da un chierico tranne che riesca a copulare con Fierna, libidinosa sovrana del Quarto Cerchio di Baator, per la bellezza di sei ore consecutive. Ora capite perchè c’è chi vuole che la caratteristica più alta sia il Carisma?
– Lars e il/la suo/a Tryst, psionico. La prima caratteristica rilevante di tale personaggio è la totale assenza di sesso. Ragione per la quale non sarà resuscitato dopo una fine prematura ed ingloriosa, come potrete leggere tra poco.
– Guest star! Rydia e la sua Melancholy, barda. Personaggio avvenente e ninfomane, ma che non ha mai partecipato abbastanza alla campagna per essere deflorata. Si è fatta valere solo per un piccolo episodio, riportato in seguito.
Già dai nomi di scarsa fantasia si può intuire che tipi siano…
– L’inizio della sessione –
Va fatta una premessa importante: la
campagna avviene via IRC perché i giocatori stanno due a Roma, uno a
Bologna, uno a Reggio Calabria, uno a Torino, uno a Palermo e il DM a
Urbino.
Succede, quindi, che poco prima di iniziare una nuova sessione della campagna i giocatori si perdano un po’ per i fatti loro…
DM: "Ehm… Mettiamo fine a questo fiume in piena di caxxi vostri ed iniziamo?"
– Presentazioni –
Il gruppo deve presentarsi a Melancholy ed Hielm decide di prendere le redini della situazione.
Hielm:
"Bè, scusa se non ci siamo presentati prima. Io sono Hielm, quello
brutto è Lezard, quello stupido è Evin, quello brutto e stupido è Oni."
– Mancanza di Serietà –
Oni
si rivolge ad Hielm col tentativo di allacciare un dialogo (a
differenza delle campagne normali, in questa i personaggi sono partiti
senza conoscersi tra loro, o quasi).
Oni: "Pensa che io ai miei
inizi ho dovuto addirittura pulire le finestre dello scantinato di una
caserma, e ancor oggi mi chiedo a che servissero, delle finestre in uno
scantinato."
– Fallimenti –
Nel primo scontro dell’intera
campagna (sarebbe il secondo, ma visto che il primo era contro dei
vermi palustri, facciamo conto sia il primo impegnativo) i nostri eroi
si trovano faccia a faccia con i classici scheletri non-morti. Con un
campionario di incantesimi ridotto, Lezard non trova niente di meglio
da fare che lanciare "Distruggere Non-Morti". Ovviamente l’incantesimo
provoca danni che definire "irrisori" sarebbe valutarli come critici.
Lezard: "Dopo che ho fatto ‘sta cosa, pensi che gli scheletri stiano ancora là?"
Oni: "Effettivamente dovrebbero fare un tiro salvezza su Volontà per non pisciarsi sotto dalle risate."
DM:
"Ah giusto… Tutti gli scheletri perdono la loro azione perché sembra
che vengano colpiti da un ‘Risata Incontenibile di Tasha’".
– Delitto e Castigo (Sottotitolo: Vendetta) –
Durante
lo scontro con gli scheletri di cui sopra, arriva il turno del nostro
arciere elfico. Turno che lo marchierà per sempre come "portatore sano
di 1".
Evin: "Allora richiamo la tigre indietro e scocco una freccia al più vicino, sempre alle ginocchia."
DM: "Va bene…"
Il DM si mette a ridere sguaiatamente.
DM: "Molto bene!"
Lezard: "Se colpisce me, ti spedisco un dardo!"
DM:
"Vedete il vostro arciere cazzuto che mira con tutta la sua bravura…
E l’arco gli casca dalle mani, mandando la freccia a conficcarsi nel
sandalo di Lezard!"
Evin: "…No, sul serio, un arciere che perde l’arco dalle mani è un pirla…"
Lezard: "Il Dardo incantato posso spararlo in tutte le direzioni o devo guardare il nemico?"
DM: "In tutte le direzioni, perché?"
Lezard:
"Sono di quinto livello, +1 al terzo e quinto, quindi ho tre dardi,
no?" (qui c’è stato un errore di fondo, infatti ne avrebbe dovuti avere
solo due, ma sorvoliamo…)
DM: "Sì."
Lezard: "Quanti scheletri ci sono?"
DM: "Sono rimasti in due."
Lezard: "Dardo Incantato: tre Dardi, due sugli scheletri, uno per ciascuno… IL TERZO SU EVIN."
(Continua…)
Nah: 1 dardo al 1° livello, +1 per ogni due livelli oltre il primo. Per cui tre dardi al 5° livello.
Gran giocata… ma, dopo aver assistito all’allucinante sfortuna del mio arciere, sto cominciando a chiedermi se in D&D gli arcieri non siano affetti da una maledizione. o.O