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Igor, Mago Sfortunato

Continuando l’analisi dei membri della variegata mescolanza di diverse idiozie che contraddistingue la mia compagnia andiamo a conoscere più approfonditamente il mago Igor un personaggio così sfigato che i bardi narrano che in un’occasione gli crollò in testa il soffitto del tempio della fortuna (i bardi più abili ed esperti riescono a narrare questo episodio senza scoppiare a ridere a metà).
Considerato (inisieme a Scharpe) colui che fa i danni e quindi facente parte della senzione di compagnia definita “d’assalto” (Igor, Scharpe, Zompo) che si distingue dall’altra definita “di critica” (“Ma nooo dovevi attaccare prima l’idra…” “Hai mancato? Fai schifo!” etc).
Igor ha sviluppato un senso degli affari che gli ha permesso di utilizzare i suoi potenti incantesimi a fini di lucro e grazie ad essi ottenere riconoscimenti in ogni parte del Faeurn (riconoscimenti che non gli servono a nulla ma che fanno la loro porca figura)

Presentandosi ad un nobiluomo alla corte del re: “Il mio nome è Igor di Sylverimoon, signore delle pianure del Golgotha, redentore del fuoco, gran maestro dell’arte della terra e della guarigione, profanatore dei segreti del divino celeste, ipnotizzatore di primo grado, gran illusionista delle terre dell’ovest, mesmerizzatore massimo all’accademia di Baldurs Gate….vuole il biglietto da visita?”
Nobiluomo: “No! Per gli dei no! Vivo in un monolocale!”

Discussione tra il Master (che cerca di incastrare Igor) e Igor (che è sempre un passo avanti) è utile precisare che alla sezione era presente anche la ragazza di Igor.
Master: “Bene ti lancia…una palla di fuoco…”
Igor: “Ho l’anello di protezione assorbo i danni…”
Master: “Aspetta perchè ha ancora un’azione e la usa per fare giara magica su di te…”
Igor: “Non può sono immune agli incantesimi negromantici…la bacchetta ti ricordi?”
Master (con la bava alla bocca): “Bene…molto bene allora ti attacca con lo spadone mercuriale e…”
Igor: “No! E’ ancora attivo il globo dell’invulnerabilità no?”
Master (al limite del pianto): “Beh…beh io ho la ragazza più bella!”
(La ragazza di Igor con una scusa o con l’altra non è più venuta alle partite…)

Igor ha un famiglio molto potente: un’elementare del fuoco che il mago ha chiamato Sbirulo. Ovviamente l’elementare odia profondamente il suo padrone. Un giorno grazie ad un rito ben congeniato il famiglio si libera dall’incantesimo che lo lega ad Igor.
Igor: “Sbirulo vammi a fare un te’ grazie…”
Sbirulo: “Non chiamarmi con quel nome! Stolto umano, io sono Theledrassil signore delle fiamme, primo condottiero delle armate del gran visir del fuoco, dominatore di Efesto! Ero un dio nel mio mondo e tu mi hai trattato come uno schiavo! Ora ti strapperò l’anima e te la brucierò!”
Igor (guardando la scheda): “Ma guarda…sono anche gran maestro della scuola di magia dell’acqua…”
Sbirulo (con atteggiamento estremamente effemminato): “Il te’ è finito ti faccio una camomillina!”

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